CHIESA VIVA |
P.D.S. Scopriamo le carte
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La “falce e martello” «Falce e martello sono entrambi simboli massonici, presenti nel “quadro di loggia” già nel primo grado di iniziazione, quello di “Apprendista”, in forma separata di martello e falce di luna. Altro che alleanza tra operai e contadini! Il martello (...) simboleggia il poteree la forzacon lo stesso significato del pugno chiuso. Lafalce, invece, è l’emblema della filosofia, intesa come surrogato assoluto alla religione (...)»22. Ecco la funzione del martello del comunismo: il massone Mauro Macchi così scriveva nella Masonic Review del 1874: «La chiave di volta di ogni sistema opposto alla Massoneria è il sentimento trascendentale che trasporta gli uomini al di là della vita presente (...). Finché questo sistema non sia distrutto dal martello della Massoneria, avremo una società di povere creature ingannate, che tutto sacrificano per ottenere la felicità in una esistenza futura»23. Dovunque il comunismo abbia raggiunto il potere, il “martello della Massoneria” non ha conosciuto sosta nel perseguitare “quelle povere creature ingannate”, torturandole, mettendole a morte e seminandone di cadaveri intere nazioni! Dove questa politica genocida del “martello” non è stata direttamente applicabile, il comunismo ha ripiegato sulla politica della “falce”; quella propugnata da Engels, e cioé il lavoro lungo e paziente teso a organizzare ed “educare” la popolazione per ottenere il declino della religione24ed estirpare, poi, il fondamento cristiano della società. Ma le direttive provenivano sempre dai vertici della Massoneria! Così, infatti, si esprimevano i suoi “Capi Incogniti”, nella citata lettera al generale Garibaldi: «... è la Religione che deve essere il pensiero costante dei tuoi assalti; perché un popolo non ha mai sopravvissuto alla sua Religionee perchéuccidendo la Religione noi avremo in mano e la Leggee laProprietà (...)»25. Ma la simbologia della “falce e martello” non si esaurisce in quanto abbiamo già esposto. E’ sempre nel segreto delle Logge che si può scoprire un altro significato più profondo: quello di “Rivoluzione Sessuale”; una rivoluzione che fa leva sul sessoutilizzandolo, unicamente, come strumento di perversione del popolo! Il simbolo della “falce e martello” nel suo significato di perversione sessuale, si può desumere dall’interpretazione sulla natura dell’uomo della leggenda di Hiram illustrata da Mons. Meurin26: questo simbolo non è altro che l’insieme delle lettere “G” e “T”, rispettivamente simbolo della “copula tra uomo e donna” e del “culto del fallo”, capovolte e fra loro incrociate, e stilizzate sotto le forme di unafalce e di un martello per rendere irricono-scibile il loro significato scabroso e immondo! Ecco lo stesso significato presentato, ancora, a chiare lettere: «(La lettera) “G” significa Generazione, cioè i simboli e gli atti dei culti fallici dell’antichità, l’umanità scesa nel fango, nel regno inferiore della scimmia che reputa sua ante-nata; donde la soppressione della vita soprannaturale»27. Ora, è interessante leggere il “Dizionario massonico” del massone Luigi Troisi dove, illustrando la croce uncinata, spiega che la svastica «in Massoneria è una delle rappresentazioni G.A.D.U.» 28, vale a dire il Grande Architetto dell’Universo, il dio della sètta, Satana; e, citando la rivista ufficiale della massoneria italiana, Hiram, aggiunge che la svastica “simboleggia la copula tra l’uomo e la donna” Tra la lettera “G” e “T”, che incrociate formano la “falce e martello”, e la “svastica”, quindi, per la Massoneria, sembra non esservi alcuna differenza di significato! Entrambi sono simboli di Satana e del culto del fallo! La “falce e martello”, quindi, è l’effige del programma della Massoneria per l’opera di corruzione dell’intera popolazione; cioé è il simbolo della seconda “tappa nella via del male”: quella dell’uomo che “combatte contro Dio”; quella che deve “combattere la morale cattolica”, per assolvere, in talmodo, secondo la Massoneria, ai “Doveri dell’Uomo verso il prossimo”! Lo aveva scritto lo stesso Capo d’Azione politica della Massoneria Universale, il Nubius, in una sua direttiva segreta del 1838: «Or è deciso nei nostri Consigli che noi non vogliamo più cristiani; dunque, non facciamo martiri! ma popo-larizziamo il vizio nelle moltitudini. Che lo respirino con i cinque sensi, che lo bevano, che se ne saturino...»29. Le parole d’ordine della Massoneria sono: Libertà, Eguaglianza, Fratellanza. Per i massoni, Libertàsignifica distruzione di ogni autorità civile, ecclesiastica e domestica; Eguaglianzavuol dire la distruzione di ogni dignità, dignità reale e di sacerdozio; Fratellanzaimplica la distruzione dei vincoli della Patria, della famiglia e della proprietà»30 . Sono gli stessi Capi Incogniti della Massoneria che “svelano” al massone Garibaldi il vero significato di queste parole: Libertà,Uguaglianza, Fratellanza; e sono sempre loro che affermano che è solo scatenando “le passioni umane”, “gli appetiti umani” e “gli odii umani” che la Massoneria riuscirà a sconvolgere la civiltà cristiana31! Per la realizzazione di questo programma, venne fondata, il 1° maggio 1776 32, dall’Alta Finanza, capeg-giata dalla famiglia dei banchieri ebrei Rothschild33, una sètta satanica: l’Ordine degli Illuminati di Baviera che, nel giro di breve tempo, assunse il controllo delle più svariate obbedienze massoniche34. Il programma segreto di questo Ordine condensava in sei punti le sue direttive sataniche: 1)abolizione della Monarchia e di ogni altro Governo legale; 2)abolizione della proprietà privata; 3)abolizione del diritto di eredità privata; 4)abolizione del patriottismo e della lealtà militare; 5) abolizione della famiglia, cioè del matrimonio come legame permanente, e della moralità familiare; permesso di libero amore; l’educazione dei figli da affidarsi alla comunità; 6)abolizione di qualunque religione. Ebbene, questo programma segreto lo si ritrova, nella sua quasi totalità, nel programma politico del “Manifesto Comunista” del 1848. Il comunismo, quindi, non è nato nel 1848, bensì nel 1776, perché le sue radici affondano nelle retro-logge massoniche dell’Ordine satanico degli Illuminati di Baviera, il quale sintetizzava il suo odio verso la Chiesa cattolica e la civiltà cristiana nelle celebri frasi: «(Dobbiamo) strangolare l’ultimo re con le budella dell’ultimo prete», e: «Dobbiamo distruggere tutto, senza riguardo, pensando solamente a questo: il più possibile e il più presto possibile»! Non è, quindi, una sorpresa scoprire che i fondatori del comunismo internazionale appartenevano aquesta sètta satanica, si rifacevano alle sue idee e si alimentavano alle sue risorse finanziarie!
22Epiphanius, Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia, Litografia Amorth, Trento, p. 221. 23Mauro Macchi, deputato al Parlamento italiano, in Masonic Review, del 16 febbraio 1874. 24 F. Engels nel 1874, parlando del famoso manifesto dei rifugiati della Comune di Londra. Cfr. Chiesa viva n° 104, p. 21. 25Mons. Leone Meurin, op. cit., p. 264. 26Mons. Leone Meurin, op. cit., pp. 234-235. 27Revue Internationale des Sociétés Secrètes, Paris, 7- 6 - 1925, pp. 396-397. 28Luigi Troisi, Dizionario Massonico, Bastogi ed., Foggia, 1987. 29Nubius, direttiva segreta del 9 agosto 1838. Cfr. Enrico Delassus, op. cit., vol. I, p. 611. 30Mons. Leone Meurin, op. cit., p. 238. (Per ulteriori approfondimenti sul significato massonico atttribuito alle parole: Libertà, Uguaglianza e Fratellanza riportato nel testo, si veda, ancora, la lettera dei Capi Incogniti al generale Garibaldi). 31Mons. L. Meurin, op. cit., pp. 265-266. 32Cfr. Epiphanius, op. cit., p. 97. 33Orio Nardi, Il vitello d’oro, Linea Diretta, Milano 1989, p. 165. Vedi anche: Epiphanius, op. cit. p.87. 34Lo storico Alan Stang, nel suo libro, The Manifesto (in American Opinion, feb. 1972, p. 50) scrive che, nel 1788, prima dello scoppio della Rivoluzione francese, tutte le 266 logge del Grande Oriente di Francia erano sotto il controllo degli Illuminati. D’altra parte, l’intero Stato Maggiore della Rivoluzione faceva parte dell’Ordine degli Illuminati, compreso il duca di Orleans. Lo storico Delassus, nell’opera già citata afferma: «Il duca di Orleans, già Gran Maestro del Corpo Scozzese, nel 1772 divenne anche Grand’Oriente. I suoi congiurati gli condussero la Madre-Loggia inglese di Francia. Due anni dopo, il Grand’Oriente si affigliò regolarmente le logge di adozione. L’anno seguente, il Grande Capitolo Generale di Francia si univa pure al Grand’Oriente. Infine, nel 1781, si concluse una convenzione solenne tra il Grand’Oriente e la Madre Loggia di Rito Scozzese». (E. Delassus, op. cit. vol. I, pp. 124-125). |
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